Since 1906...to date

1855
Il fondatore: Alessandro Lenotti

Nel 1855 nasce Alessandro Lenotti, alto magistrato e proprietario terriero, dedica la sua vita al suo lavoro di magistrato e alla sua più grande passione: il vino. Sarà la prima generazione della famiglia a dedicarsi alla viticoltura.

1884
Villa “i Broi” – la prima cantina

Alessandro Lenotti fa costruire Villa “i Broi” tra le colline di Bardolino in posizione panoramica e centrale rispetto alle numerose campagne di famiglia coltivate a vite. Nel piano inferiore della villa viene costruita la prima cantina storica, considerata all'avanguardia per quei tempi, con una capacità di 150 quintali.

1890-92-95
I tre lupi del logo Lenotti

Alessandro ha tre figli:

-Emilio, nato nel 1890, che si distingue per il suo impegno civile nella Resistenza durante la seconda guerra mondiale, diventando “reggente” di Bardolino dopo la cacciata dei fascisti;

-Ermenegildo, nato nel 1892, che emigra in Sud America nel 1915 per sfuggire alla Prima Guerra Mondiale, tornando nel 1935 per dedicarsi al vino, seguendo la passione del padre.

-Francesco, nato nel 1895, a causa delle sue idee politiche contro il regime fascista nel corso della seconda guerra mondiale, viene imprigionato e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dove morirà tragicamente nel dicembre del 1944. Oggi il lungolago di Bardolino porta il suo nome a ricordo di questa tragedia.

I tre lupi che ululano alla luna, cuore del logo della famiglia Lenotti, rappresentano i tre fratelli che con sacrificio, forza, lealtà e spirito indomito hanno contribuito alla nascita e crescita dell’azienda Lenotti.

1906
Expo Milano: la Carta enologica della provincia di Verona

Nonostante la produzione vinicola della Famiglia Lenotti risalga a molto prima, il 1906 viene scelto come anno di fondazione, poiché è la prima data ufficialmente documentata. Nella “Carta Enologica della provincia di Verona – Guida alle principali cantine” pubblicata in occasione dell’Expo di Milano del 1906, compare infatti il nome della famiglia Lenotti tra i produttori di vino a Bardolino.

1912
Ermenegildo Lenotti a 20 anni – la seconda generazione

Nel 1912, a soli 20 anni, Ermenegildo Lenotti si prepara ad affrontare un futuro incerto. Diventa perito chimico ed enologico e nel 1915, per evitare di essere coinvolto nella Prima Guerra Mondiale, emigra in Sud America, dove rimarrà fino al 1934. Questa lunga esperienza gli permetterà di ampliare le sue conoscenze in vari ambiti produttivi e di rafforzare la sua passione per la produzione di vino, ereditata dal padre Alessandro.

1928
Alessandro Lenotti prosegue a far crescere l’azienda

Foto del 1928: in questa immagine al centro Alessandro Lenotti che, grazie al legame profondo con la propria terra e la famiglia che lo sostiene, continua a far crescere l’azienda. Sono anni difficili, ma la famiglia Lenotti consolida la propria presenza nel territorio di Bardolino e Valpolicella, con le nuove generazioni che crescono con tanta passione tra vigneti e oliveti.

1934
Ermenegildo Lenotti prende in mano l’azienda di famiglia

Dopo 19 anni all’estero Ermenegildo Lenotti torna nel 1934 dal sud America. Come perito chimico ed enologico, conoscendo molto bene il mondo del vino, grazie agli insegnamenti del padre Alessandro, decide di spostare la cantina, troppo piccola per accogliere tutte le uve di famiglia, e, da Villa “i Broi” si trasferisce più vicino al paese, nell'attuale sede di Cantine Lenotti in Via Santa Cristina, e vinifica le uve di proprietà della famiglia e ne acquista anche in più. Il vino prodotto viene venduto sfuso in damigiane alle locande della zona e ad alcuni mercanti nel nord Italia.

1941
Ermenegildo si sposa con Amelia

Nel 1941 Ermenegildo Lenotti sposa Amelia Baietta. La fotografia li ritrae al momento della partenza per il viaggio di nozze. Nonostante la guerra in corso e le tante difficoltà la tradizione vinicola di famiglia continua. Per mantenere la famiglia e l’attività Ermenegildo si inventa anche venditore di prodotti enologici per le cantine della zona e crea un piccolo magazzino a fianco della cantina.

1943
Giancarlo Lenotti – la terza generazione

Il 22 novembre 1943 nasce Giancarlo, figlio di Ermenegildo e Amelia. Fin da piccolo mostra un grande interesse per il lavoro del padre, viaggiando spesso con lui per la vendita dei prodotti enologici e aiutandolo nelle fasi di vinificazione e commercializzazione dei vini di famiglia. Spinto da una forte vocazione in questo settore, decide di intraprendere gli studi come perito agrario presso la prestigiosa scuola di Conegliano, dove si diploma “enologo” nel 1964 con ottimi voti e lavora fino al 1969 in una importante cantina a Sona per accrescere la sua esperienza.

1969
I primi imbottigliamenti di vini Lenotti e l’ampliamento della cantina di famiglia

Giancarlo Lenotti, grazie ai suoi studi e alla maturata esperienza, nel 1969 introduce in azienda innovative tecniche produttive, rivoluzionarie per quei tempo. Con il sogno di commercializzare direttamente il proprio vino in bottiglia anche al di fuori dell’ambito locale e avendo da sempre l’obiettivo di fornire ai propri clienti vini di alta qualità ai giusti prezzi, Giancarlo inizia l’attività di imbottigliamento e amplia la cantina costruendo la prima linea di imbottigliamento sterile a bassa temperatura e i primi magazzini termocondizionati. 

1972
Esce la prima linea complete di vini Lenotti

Nel 1972 esce sul mercato la prima linea imbottigliata ed etichettata Lenotti, con i grandi classici della zona: Bardolino DOC Classico, Chiaretto di Bardolino DOC Classico, Soave DOC Classico, Valpolicella DOC Classico, Recioto della Valpolicella DOCG Classico, Amarone della Valpolicella DOCG Classico. La prima annata in cui si riescono a produrre e commerciale tutti i vini è il 1971 con l’eccezione dell'Amarone, vendemmiato e vinificato per la prima volta nel 1969.

1980
La cantina si amplia

L’intuizione di Giancarlo di puntare sulla produzione di vini di qualità e sulla commercializzazione diretta in bottiglia si rivela vincente. La crescente richiesta, soprattutto all’estero, richiede un aumento della produzione e la necessità di ampliare ulteriormente gli spazi aziendali. Nel 1980 la casa di famiglia e le originarie strutture produttive vengono completamente ristrutturate ed ampliate. La superficie aziendale raddoppia.

1987
Claudio Lenotti – la quarta generazione e la crescita dell’export.

Nel 1987 Claudio Lenotti, fresco di diploma, inizia a lavorare in cantina e contemporaneamente affronta gli studi universitari che lo porteranno presto a laurearsi in gestione aziendale, marketing e lingue. Affianca il padre Giancarlo, enologo e responsabile della produzione, e la madre Marina, responsabile delle vendite in Italia. Ben presto riesce a far crescere le vendite estere portando nel tempo l’azienda ad esportare oltre il 90 della propria produzione in più di 40 diversi paesi stranieri.

2005
Una nuova completa ristrutturazione dell’attività produttiva

Le strutture produttive delle Cantine Lenotti hanno subito nella storia numerosi interventi di ampliamento (1969-1980-1988-1991-1996-2004/2005-2015), il più importante nel 2005 porta alla ristrutturazione completa con rinnovo totale della cantina di vinificazione, della barricaia, dell’impianto di imbottigliamento e la realizzazione di un imponente impianto di pannelli solari in grado di garantire l’autonomia energetica per la produzione di acqua calda e per riscaldamento e ridurre così drasticamente l’impatto ambientale ed il consumo energetico.

2015
Verso la totale indipendenza energetica

Nel 2015 viene costruita una nuova parte di magazzino destinata ad affinare i vini rossi in bottiglia e conservare tutti i vini in spedizione a temperatura controllata. Sui tetti aziendali viene installato un importante impianto fotovoltaico in grado di garantire la totale autonomia energetica della cantina.

Today
Cantine Lenotti oggi

Oggi la cantina ha una capacità produttiva di circa 30.000 ettolitri, suddivisa in 150 serbatoi in acciaio inox (da sempre ritenuto in grado di garantire massima igiene e sicurezza), 40 botti in rovere da 25 ettolitri e oltre 1.000 barriques da 300 e 500 litri, utilizzate per l’invecchiamento dei grandi vini rossi: “Amarone DOCG Classico“, “Di Carlo“, “Ripasso Valpolicella DOC Classico Superiore“, “Cabernet Sauvignon IGT Veneto“, oltre alle specialità “Massimo“, “Le Olle“, “Decus Ripasso” e “Rosso Passo Collezione in Botte“. Dispone inoltre di un impianto di imbottigliamento all’avanguardia in grado di soddisfare pienamente tutte le esigenze produttive.
L’azienda è da anni certificata secondo il Sistema di Qualità UNI EN ISO 9001:2015.